Registratore di cassa telematico: controlli, come funziona e cosa è cambiato con lo scontrino elettronico

(Fonte: corriere.it)

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L’introduzione dello scontrino elettronico ha portato con sé la rivoluzione del registratore di cassa, che necessita di controlli biennali. Ecco come funzione e cosa si deve fare in caso di malfunzionamento

Sanzioni posticipate a giugno 2020

L’introduzione dello scontrino elettronico ha portato con sé la rivoluzione del registratore di cassa. Dal 1° gennaio, secondo quanto stabilito dal decreto 119/2018, collegato alla legge di Bilancio 2019, gli esercenti hanno dovuto cambiare il registratore di cassa o, in alternativa, hanno adeguato quello vecchio. Al nuovo sistema devono attenersi artigiani, albergatori, ristoratori, partite Iva al regime dei minimi e forfettari con redditi annui inferiori ai 65.000 euro e tutti quegli operatori economici che emettono ricevute fiscali. Nel complesso si tratta di oltre 2 milioni di attività. Apripista, nel luglio 2019, erano stati i negozianti che nel corso dell’anno precedente avevano realizzato un volume d’affari superiore a 400 mila euro. Ora, il corrispettivo elettronico è stato esteso a tutti gli operatori economici che emettono ricevute fiscali (compresi gli artigiani). Per non incorrere in sanzioni, la trasmissione dei dati fiscali attraverso i registratori telematici dovrà essere eseguita dagli esercenti nella stessa giornata in cui è stata effettuata la vendita o al massimo entro e non oltre 12 giorni. L’Agenzia delle Entrate ha però posticipato al 30 giugno 2020 l’introduzione delle sanzioni per chi non rispetterà l’obbligo

Quanto è costato sostituire il registratore di cassa telematico

Per sostituire o aggiornare i registratori di cassa, omologandoli così ai nuovi registratori telematici, gli esercenti hanno dovuto spendere tra gli 800 e i mille euro. Si tratta di una spesa che però è stata in parte ammortizzata da un contributo statale, sotto forma di credito d’imposta, pari al 50% della cifra investita. Il contributo arriva a un massimo di 250 euro in caso di acquisto e di 50 euro in caso di adattamento.

Addio al registro dei corrispettivi

Con l’introduzione dei corrispettivi elettronici, ha spiegato l’Agenzia delle Entrate in un approfondimento dedicato alla novità di quest’anno, non occorrerà più tenere il registro dei corrispettivi. La memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati direttamente all’Agenzia sostituiscono infatti gli obblighi di registrazione delle operazioni effettuate in ciascun giorno. Inoltre, non sarà più necessaria la conservazione delle copie dei documenti commerciali rilasciati ai clienti. Questo sistema consentirà all’Agenzia di acquisire tempestivamente e correttamente i dati fiscali delle operazioni per metterli a disposizione – mediante servizi gratuiti – degli stessi operatori Iva o dei loro intermediari, supportandoli nella compilazione della dichiarazione Iva e nella liquidazione dell’imposta.

I vantaggi per i consumatori

D’ora in avanti il cliente non riceverà infatti più uno scontrino o una ricevuta, bensì un documento commerciale. Questo documento non ha un valore fiscale, ma può essere utile per far valere la garanzia (anche se ricordiamo che per farlo può bastare l’estratto conto) e può essere utilizzato per la dichiarazione dei redditi in modo da consentirgli di usufruire di eventuali detrazioni fiscali. Con l’introduzione dello scontrino elettronico il governo punta a contrastare l’evasione fiscale dell’Iva. Questo strumento va ad aggiungersi alla fatturazione elettronica. Nei primi mesi del 2019, in Italia più di 3 milioni di soggetti hanno emesso quasi 700 milioni di fatture elettroniche per un importo complessivo di oltre 1,25 miliardi di euro.

Controlli e manutenzione del registratore di cassa telematico

Come per i vecchi registratori di cassa, anche i modelli telematici devono essere sottoposti a controlli tecnici. A eseguirli è la Commissione che si occupa di approvare la messa in funzione dell’apparecchio in base alle regole di conformità stabilite dal Provvedimento del 28 ottobre 2016. I registratori telematici possono essere attivati o disattivati solo dal personale di laboratori abilitati dall’Agenzia delle Entrate e subiscono verifiche a cadenza biennale, dopo la prima che avviene al momento dell’attivazione.

Registratore di cassa telematico: funzionamento e cosa fare in caso di guasto

Al momento della chiusura quotidiana, il registratore di cassa telematico trasmette i corrispettivi giornalieri generando un file XML, che viene sigillato elettronicamente e trasmesso all’Agenzia delle Entrate. Il sigillo elettronico garantisce l’autenticità, la riservatezze e l’inalterabilità dei dati. L’Agenzia certifica l’avvenuta trasmissione dei dati in tempo reale. Se l’esito risulta negativo le informazioni non sono state trasmesse e gli esercenti sono tenuti a inviare nuovamente il file corretto entro 12 giorni lavorativi.
In caso di guasto, bisogna contattare un tecnico abilitato per la riparazione. Nell’attesa si può utilizzare un altro registratore di cassa telematico attivo oppure registrare manualmente i dati.

Lotteria degli scontrini

Posticipata al 1° luglio 2020 dal Decreto Fiscale legato alla Legge di Bilancio anche la «lotteria degli scontrini».Voluta dal governo come nuova arma anti-evasione, la lotteria grazie ai nuovi registratori telematici permetterà a chi ne farà richiesta (comunicando al commerciante il proprio codice, richiesto precedentemente sul sito delle Agenzie delle Entrate) di partecipare all’estrazione mensile dei premi: 50 mila euro per il primo classificato, 30 mila euro al secondo e 10 mila euro al terzo. Bancomat e carte saranno la porta d’accesso ai premi di Stato. Di fatto, chi eliminerà il contante dalle proprie tasche, aumenterà le proprie opportunità di vincita.

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