Category Archives: Registratori di Cassa Telematici

Registratori Telematici

Bar e negozi, da cambiare più di un milione e mezzo di registratori di cassa con i nuovi registratori telematici

(Fonte: ilsole24ore.com)

Rush finale per l’adeguamento dei registratori digitali in vista del 1° gennaio. Oltre a compliance e controlli, si punta sull’effetto-deterrenza in chiave antievasione

di Cristiano Dell’Oste e Giovanni Parente

12 dicembre 2019

La rivoluzione degli scontrini elettronici riguarda un milione e mezzo di esercenti
La rivoluzione degli scontrini elettronici riguarda un milione e mezzo di esercenti

3′ di lettura

Vista la difficoltà con cui si cercano le coperture per la manovra 2020 – tra vertici notturni e diktat dei leader – il tesoretto degli scontrini diventa un obiettivo irrinunciabile. Circa 1,2 miliardi di gettito sottratto all’evasione fiscale, già messi a bilancio per il 2020 dal decreto collegato alla manovra dello scorso anno (il Dl 119/2018). Per arrivare a questa cifra, però, bisogna perfezionare un percorso tutt’altro che agevole in vista del prossimo 1° gennaio. Data in cui almeno un milione e mezzo di esercenti dovranno essere pronti per l’invio telematico al Fisco di scontrini e ricevute fiscali.

Strada ancora lunga
Gli ultimi dati – aggiornati al 23 ottobre scorso – dicono che i modelli di registratore telematico approvati dal Fisco sono 132 (di cui 75 adattati, 51 nativi e 6 server). Alla stessa data, gli apparecchi censiti erano 670mila e gli esercenti già accreditati 345mila. Anche se è probabile che sia cresciuto nelle ultime settimane, questo dato dimostra che c’è ancora tanta strada da fare.

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Un milione e mezzo di esercetni interessati
In effetti, secondo la relazione tecnica al decreto fiscale 2018 gli esercenti che emettono scontrini sono quasi 1,2 milioni e hanno 1,6 milioni di misuratori fiscali, per lo più da adeguare (97%) o da cambiare (il restante 3%). Mentre sono 600mila i soggetti che operano solo tramite ricevute fiscali e devono procurarsi un registratore telematico. Anche escludendo gli esercenti con un volume d’affari oltre i 400mila euro annui – per i quali l’obbligo di invio è scattato lo scorso 1° luglio – la platea degli interessati resta nell’ordine del milione e mezzo.

Niente sanzioni nei primi 6 mesi
Arriveremo in tempo? I correttivi introdotti con la conversione del decreto crescita (Dl 34/2019) dovrebbero garantire un debutto meno traumatico, con la moratoria sulle sanzioni prevista per i primi sei mesi (a patto che l’Iva venga liquidata e versata correttamente). Ma resta il fatto che il nuovo obbligo è una sfida – anche tecnologica – di tutto rispetto. A regime si tratta di inviare alle Entrate circa 35 miliardi di documenti all’anno, almeno dieci volte di più dei file trasmessi con la fattura elettronica.

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L’evasione da Iva vale 37 miliardi
L’aspettativa dei tecnici è che la moratoria sulle sanzioni non si rifletta in modo negativo sul recupero di gettito. Tant’è vero che si è scelto di lasciare inalterate le stime iniziali. L’idea, insomma, è che il Fisco possa intercettare una parte dell’enorme tax gap Iva (37,2 miliardi secondo l’ultima rilevazione) grazie alla disponibilità in tempo quasi reale dei dati sulle operazioni. Facendo leva, in particolare, su tre linee d’azione:

– sollecitare la compliance(adempimento)di chi ha emesso lo scontrino, ma poi non ha versato l’Iva (come avvenuto con le 55mila lettere spedite grazie alla fattura elettronica, si veda Il Sole 24 Ore del 18 novembre scorso);

– attivare controlli più rapidi e precisi;

– sfruttare le ricadute positive a livello di imposte dirette (nel caso di chi emette la ricevuta, ma poi non dichiara i proventi).

È chiaro che tutta questa operazione non serve contro l’evasione fiscale “da consenso”, cioè quelle situazioni in cui lo scontrino o la ricevuta non vengono emessi. In questi casi, se mai, si vedrà se la voglia di concorrere alla lotteria degli scontrini basterà a far sì che i clienti pretendano il nuovo “documento commerciale” (l’erede dello scontrino).

C’è, però, un altro aspetto che andrebbe meglio quantificato: la deterrenza pura e semplice. In pratica, quella minore propensione a evadere derivante dalla consapevolezza che i dati dello scontrino o della ricevuta appena emessi sono in mano al Fisco. E che si intravede già nel gettito Iva del 2019, in relazione alla fattura elettronica, cresciuto di quasi tre miliardi nei primi dieci mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2018.Riproduzione riservata ©

Registratori di cassa telematici per artigiani

Sei un artigiano?
Parrucchiere,barbiere, meccanico, elettrauto, manutentore di caldaie e climatizzatori, ecc.
Sai che da gennaio non potrai più emettere ricevute fiscali?
Sai che dovrai trasmettere giornalmente i tuoi corrispettivi suddivisi per aliquota iva?

Acquista un registratore telematico per essere in regola con le nuove normative…e potrai cominciare a gestire la tua attività in modo diverso!!!!!
Trasforma un obbligo di legge in un’opportunità per far crescere la tua attività!!!

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Decreto Fiscale, proroga lotteria degli scontrini

(Fonte il sole24ore.com)

Chi era pronto a cercare il bacio della dea bendata con un semplice scontrino dovrà attendere almeno fino al 1° luglio 2020. Con un emendamento al decreto fiscale che sarà depositato in commissione Finanze la partenza della lotteria dello scontrino sarà differita dal 1° gennaio 2020 al prossimo 1° luglio 2020. Nel pacchetto di emendamenti sugli scontrini e la lotta al contante anche il taglio delle sanzioni e la semplificazione per gli esercenti che accettano pagamenti elettronici

Al retail serve la tecnologia?

(fonte axonmicrelec.com)

Al giorno d’oggi uno dei temi più caldi nel mondo del retail riguarda l’adozione di tecnologie innovative. Molti punti vendita si sono trovati ad affrontare questa sfida introducendo in maniera forzata nuovi strumenti che hanno portato più problematiche che vantaggi. Personale di vendita non adeguatamente formato che non è in grado di fornire supporto o utenti che non si trovano a loro agio con la tecnologia sono solo alcuni dei motivi per cui il tentativo di approccio all’innovazione si è rivelato in certi casi un insuccesso.

Ma ci sono altri aspetti da tenere ben presenti prima di compiere delle scelte.
Prima di tutto, la tecnologia deve essere ben inserita nel flusso e nei processi del punto vendita. Ciò significa che non deve allungare i tempi di permanenza con inutili attese o rendere le operazioni più complesse per il personale di vendita o per i clienti.
Ti è mai capitato di trovare un cameriere che non è in grado di usare il palmare per le ordinazioni e di pensare “ma perché non usa carta e penna”?
Il personale di vendita deve essere in grado di padroneggiare le tecnologie, e questo richiede uno sforzo da parte di tutta l’organizzazione.
Bisogna inoltre identificare quali sono i vantaggi reali che questa tecnologia può portare al cliente e comunicarli in maniera chiara, informando le persone sui benefici che potranno trarre dalle novità introdotte.
Tutte queste buone pratiche possono aiutare a gestire l’innovazione e guidare verso scelte che hanno senso in relazione con la tipologia del tuo punto vendita. Ma facciamo un passo indietro.

A COSA SERVE VERAMENTE LA TECNOLOGIA NEL RETAIL OGGI?

La tecnologia oggi è un elemento imprescindibile dal mondo in cui viviamo.
Ci accompagna costantemente nella vita di tutti i giorni ed è parte integrante dei processi d’acquisto del nuovo consumatore. Ormai tutti si informano sul web e usano i canali social per avere informazioni dettagliate prima di recarsi nel punto vendita.
Quindi l’innovazione tecnologica è fondamentale per il retail ma è bene integrarla attraverso tutto il percorso d’acquisto.
Il retail è un ottimo punto di partenza per cominciare un percorso di innovazione in quanto permette di semplificare i processi di gestione e di vendita, come ad esempio i pagamenti, vissuti dal consumatore come un momento noioso.
Inoltre la tecnologia offre l’opportunità di misurare in maniera più precisa e in tempo reale i parametri considerati tradizionalmente rilevanti per il successo di un punto vendita, come il numero di persone che entrano o le vendite al metro quadro.
E soprattutto consente di introdurre nuove metriche e nuovi parametri, spesso focalizzati in un’ottica più relazionale che transazionale. Ad esempio conoscere il percorso che le persone fanno all’interno del negozio o capire il loro interesse verso determinati prodotti può essere un valido aiuto per prendere decisioni strategiche legate alle modalità di esposizione.
Inoltre grazie alla tecnologia è possibile analizzare tutto il percorso d’acquisto attraverso i diversi canali di comunicazione attivati dal punto vendita e intervenire in maniera mirata.
 

QUINDI QUALI POSSONO ESSERE GLI STRUMENTI PIÙ UTILI PER INTRODURRE LA TECNOLOGIA NEL PUNTO VENDITA?

Dalle ricerche dell’Osservatorio emergono alcune evidenze interessanti.
A livello mondiale le innovazioni introdotte nell’alimentare riguardano principalmente l’utilizzo delle app in-store e i sistemi di self checkout. Il mondo del fashion invece si sta muovendo verso l’introduzione di totem e touch point digitali oltre che di strumenti per rinforzare la sales force automation. Nell’arredamento invece stanno trovando ampio spazio le tecnologie legate alla realtà aumentata.
Ecco perché strumenti come gli smart kiosk touch screen stanno suscitando un effettivo interesse nella maggior parte dei retailer nazionali e internazionali. I totem multimediali infatti, grazie alla loro estrema flessibilità, possono essere un valido supporto sia per un utilizzo da parte del consumatore in un’ottica “self service”, dall’ottenere informazioni all’eseguire indipendentemente le transazioni, che da parte degli addetti alle vendite come strumento di sales force automation. 
Anche i palmari dotati di tecnologia RFID e lettore barcode sono uno strumento ideale che se utilizzato dal personale di vendita in maniera intelligente può portare grandi benefici.
Lo strumento alla base dell’innovazione del retail rimane comunque il sistema POS, che consente di gestire e monitorare diversi aspetti che vanno dal pieno controllo del magazzino e delle operazioni fiscali alla gestione della relazione con i clienti attraverso sistemi CRM, carte fedeltà, sconti e promozioni.

Vuoi avere qualche consiglio in più per portare l’innovazione nel tuo punto vendita?